Caduta delle Ciglia, cause e rimedi naturali

Ombreggiano lo sguardo, donandogli mistero e profondità. Folte, lunghe, sinuose, in ogni tempo ad esse sono state dedicate cure particolari. Stiamo parlando delle ciglia, i piccoli peli della lunghezza massima di 12 millimetri che crescono sulle palpebre. Simbolo di femminilità, in molte culture, da sempre, si è cercato di renderle più attraenti utilizzando appositi cosmetici. Basti pensare, ad esempio, al khol, il cui uso risale all’età del bronzo o al mascara, nato nel 1913 da un’intuizione del chimico T.L.Williams.

Se l’estetica spesso monopolizza l’attenzione, non meno importante quando si parla di ciglia è rammentare le loro funzioni. Perché, dunque, sono così importanti?

  • Riducono il flusso di aria: l’umidità degli occhi deriva dalla presenza di una sottile pellicola che, oltre a proteggerli, fornisce loro sostanze nutritive. Il flusso d’aria, tuttavia, può far inumidire in maniera eccessiva gli occhi, esponendoli così all’azione nociva di fattori come polvere e sabbia. Le ciglia, creando un vero e proprio scudo, riducono al minimo la quantità di aria che raggiunge la superficie oculare e, di conseguenza, la protegge;
  • Filtrano la luce solare: oltre a mantere gli occhi costantemente ben idratati, le ciglia li schermano dalla luce solare molto intensa che, come è noto, può arrecare danni alla retina anche gravi.

Infine, è stato dimostrato che le ciglia, allo stesso modo dei baffi, agiscono come mini allarmi e informano il cervello quando percepiscono un possibile pericolo per l’organismo. Non a caso, nel momento in cui esse vengono a contatto con un corpo estraneo, si attiva un riflesso incondizionato che fa serrare gli occhi.

Perché le ciglia cadono?

Come tutti i peli del corpo, anche le ciglia hanno un ciclo vitale che varia dai 30 ai 90 giorni. Questo si divide in 3 fasi:

  • ANAGEN: unica fase attiva. Le ciglia appena nate prendono il nome di “baby lash”;
  • CATAGEN: fase transitoria della durata di circa 2-3 settimane. La crescita si ferma poiché le ciglia sono già completamente sviluppate;
  • TELOGEN: la fase della perdita. Le ciglia, a riposo, cominciano a morire lentamente.

Può capitare, però, che le ciglia inizino a cadere indipendentemente dal naturale ciclo vitale e spesso questa situazione genera apprensione. Le cause possono essere legate sia a fattori endogeni che esogeni. Scopriamole insieme:

  • Carenze nutrizionali: uno dei primi elementi da tenere in considerazione in caso di eccessiva caduta delle ciglia è l’alimentazione. La mancanza di determinati nutrienti può indebolirle fino al punto di renderle estremamente fragili. In particolare è necessario prestare attenzione e risolvere carenze di: vitamina A, vitamina B, vitamina C, vitamina E, omega 3, ferro, magnesio, proteine;
  • Scompensi ormonali: gli ormoni prodotti dalla tiroide giocano un ruolo essenziale per la salute di pelle e capelli. Una condizione di ipotiroidismo (disturbo caratterizzato da una ridotta funzionalità della ghiandola), può rendere le ciglia fragili e, dunque, favorirne la caduta;
  • Patologie: la principale indiziata è la blefarite, un’infiammazione delle palpebre che, oltre a gonfiore, prurito e arrossamento, provoca in alcuni casi la caduta delle ciglia. Più grave, invece, è l’alopecia areata, malattia con un importante carattere autoimmune che colpisce i follicoli piliferi;
  • Trucco: utilizzare mascara di scarsa qualità o waterproof, con il tempo, può indebolire le ciglia fino a farle cadere. Anche andare a letto senza struccarsi è controproducente, così come rimuovere il trucco in maniera brusca e troppo energica. Da non sottovalutare, infine, una possibile allergia a uno o più componenti dei cosmetici usati e l’impiego eccessivo di piegaciglia e ciglia finte;
  • Stress: gli stati di forte tensione psicofisica hanno un impatto negativo sulla salute dell’organismo e, tra le varie conseguenze, possono provocare anche la caduta delle ciglia.

Olio di ricino, benefici e controindicazioni

Il metodo a cui da sempre si fa ricorso per contrastare la caduta delle ciglia è l’olio di ricino che si ottiene spremendo i semi dell’omonima pianta (Ricinus communis). Molto denso e di colore giallo o trasparente, esso esplica una potente azione nutriente, rinforzante e lucidante grazie all’elevato contenuto di:

  • Acido ricinoleico: acido grasso insaturo presente come trigliceride e non reperibile in altri substrati lipidici;
  • Acido oleico;
  • Acido linoleico;
  • Acido palmitico;
  • Acido stearico;
  • Acido alfa-linoleico;
  • Acido arachico.

L’applicazione dell’olio di ricino è molto semplice. Una volta inumidite le ciglia con un po’ d’acqua (preferibilmente di sera prima di andare a dormire) queste vanno cosparse con poche gocce di prodotto, avendo cura di non chiudere le palpebre per qualche minuto. Per facilitare l’operazione è possibile utilizzare lo scovolino di un vecchio mascara inserendolo direttamente nella boccetta di olio. I primi risultati si noteranno dopo circa un paio di settimane, mentre dopo 6 mesi le ciglia appariranno folte, lunghe e resistenti.

L’uso dell’olio di ricino, però, non è privo di controidicazioni. Talvolta può infatti bloccare le ghiandole sebacee presenti lungo i bordi palpebrali o provocare fenomeni quali: reazioni allergiche, eczema, cisti e foruncoli. Infine, non deve essere utilizzato in caso di allergia specifica allo stesso o ai suoi eventuali componenti, ma anche in gravidanza e durante l’allattamento. Esistono, poi, altri rimedi naturali per contrastare la caduta delle ciglia, in particolare l’olio di mandorle e l’olio d’oliva, entrambi da spalmare con i polpastrelli o con l’aiuto di un cotton fioc.

Sieri per le ciglia, cosa sono e come funzionano

Si sente spesso parlare di sieri che promettono di rendere le ciglia voluminose e lunghe senza ricorrere al trucco. Ma come funzionano? La maggior parte dei prodotti in commercio contiene un’alta percentuale di vitamine (A, B5, C, E) che vanno a rinforzare i follicoli piliferi. Da non dimenticare, poi, la presenza di oli essenziali (di jojoba, di cocco, di argan, di ricino) i cui benefici sono noti da tempo. Generalmente ben tollerati, questi sieri tuttavia possono contenere ingredienti nocivi che causano problemi più o meno gravi, come irritazioni e arrossamenti.

In particolare sotto la lente di ingrandimento sono finite le prostaglandine. Appartenenti alla famiglia degli acidi ciclopentanoici, tra gli altri principi attivi esse contengono il bimatoprost, responsabile dell’alterazione del colore dell’iride e di altre patologie, soprattutto cataratta e uveite.

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La sicurezza e l’efficienza del siero sono state valutate da test di gruppo:

  • Il 92% degli intervistati ha rilevato che ciglia e sopracciglia sono diventate più folte e forti;
  • Il 79% dei partecipanti ha notato ciglia e sopracciglia più dense dopo un mese di trattamento;
  • L’88% degli intervistati ha constatato una perdita minore delle ciglia;
  • Non è stato segnalato nessun effetto collaterale.

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